Malidettu geniu, 'stu scherzu nu l'eri fare

Questo proferiva una persona a noi cara alla notizia dell’improvvisa morte di Leo. No, non è stato uno scherzo, ma una drammatica realtà. Leo se n’è andato in silenzio, senza clamore, di notte e tra i suoi libri, con la stessa discrezione e pudore che ne hanno caratterizzato l’intera vita.

Per me, in particolare, è stato l’amico dell’adolescenza, il compagno di liceo, il testimone di matrimonio. E poi anche il collega medico che rinuncia ad esercitare la professione e diviene volontario Lilt.

Osservatore fine, intuitore geniale, dotato di intelletto non comune e animato da straordinarie sensibilità umane che ne caratterizzavano i comportamenti personali e sociali, si è dedicato agli studi di filosofia, politica e storia cristiana. Un lavoro di approfondimento quasi maniacale per ogni questione della storia umana affrontata, sempre alla ricerca delle evidenze e prove storiche documentate.

Saranno passati oltre 30 anni da quando gli si rivelò prepotente l’interesse per la storia della chiesa paleocristiana di Casaranello, i cui mosaici, per Leo, rappresentavano elementi importantissimi di cultura precristiana (e dei quali definì la corretta datazione) e non solo “fatti” decorativi, come invece erano stati classificati.

Abbiamo ancora vivo il ricordo delle sue lunghe liste di libri sulla simbologia precristiana medio-orientale, che puntualmente ci consegnava in occasione di nostri viaggi di lavoro a Parigi, dove ci “costringeva” a defatiganti ricerche di piccole librerie nel quartiere latino e intorno alla Sorbona.

Del suo lavoro “notturno” Leo non era solito parlare, sebbene tutti noi ne fossimo a conoscenza. Tuttavia, la sua “seconda vita” notturna, vissuta tra i libri, non gli ha mai impedito di essere disponibile ed efficiente nel suo lavoro presso la Lilt.

Sin dai primi passi dell’Associazione, Leo è diventato il punto di riferimento per le delegazioni e i volontari della provincia, contribuendo con competenza e rigore alle tante battaglie che la Lilt ha sostenuto negli anni per migliorare le condizioni dei malati oncologici e per la tutela dell’ambiente e della salute dei salentini.

In tutti questi anni, importante strumento di lotta ai tumori è stata senza dubbio questa nostra rivista trimestrale, da sempre curata da Leo ed ormai giunta al suo 111° numero. Oggi, se la Lilt di Lecce è conosciuta e apprezzata in tutta Italia e all’estero, è proprio grazie alla sua rivista, esempio di comunicazione scientifica divulgativa, rigorosa, libera ed indipendente.

Ora Leo non c’è più. Se n’è andato, di notte, tra i suoi libri, al buio ed alla sola luce del suo computer. Accanto al pc, un foglio con un titolo: “Cristologia…”.

 

 

IL VOLUME – Nel 2018 Stefàno ha dato alle stampe il suo monumentale lavoro dal titolo “S. Maria della Croce (Casaranello) – Oltre un secolo di studi su un monumento paleocristiano del Salento” (Edizioni Grifo)

 

 

 

A cura di Giuseppe Serravezza, responsabile scientifico Lilt Lecce