Nonostante il periodo estivo, il Progetto “GENEO” non ha conosciuto nessun rallentamento nel suo iter di sviluppo e, anzi, ha completato tutta la fase preliminare ed è pronto ad avviarsi alla fase operativa.
Infatti, nel mese di luglio, si sono tenute due riunioni fra i vari rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte nel Progetto, fra cui la LILT, l’ASL e l’Università degli Studi del Salento.
Da subito si è costituito un tavolo tecnico formato dalla Dr.ssa Anna Melcarne per il Registro Tumori, dal Dr. Giovanni De Filippis e dal Dr. Prisco Priscitelli per il Dipartimento Igiene e Prevenzione dell’Asl Lecce, e dai Dottori Giuseppe Serravezza e Carmine Cerullo per la LILT di Lecce. Si sono, quindi, stabiliti i criteri secondo i quali impostare il progetto di ricerca e si sono ribaditi gli obiettivi principali dello stesso.
Particolare rilevanza, a tal proposito, ha assunto il dato epidemiologico che farà da guida per l’individuazione delle aree geografiche i cui suoli dovranno essere sottoposti a carotaggi e, quindi, analizzati e valutati sia in termini di inquinanti chimici sia in termini di potere genotossico, ossia la loro capacità di determinare un danno genetico a carico di esseri viventi che si espongono a tali suoli.
Quindi, si andranno ad analizzare i suoli dei paesi del nostro Salento che hanno un elevato indice di incidenza/mortalità per malattie tumorali e quelli che, invece, presentano un tasso di incidenza/mortalità più basso rispetto al resto della nostra provincia, per capire se le aree con più casi di malattie tumorali sono anche quelle con i suoli più inquinati e più genotossici e se, di contro, i paesi a più bassa incidenza di malattie tumorali sono quelli con i suoli più salubri.
Inoltre, si è anche deciso di procedere a carotaggi e ad analisi di aree che, pur non avendo una valenza dal punto di vista epidemiologico, e quindi esulerebbero dal campo d’azione del progetto, rappresentano tuttavia zone di interesse generale per motivazioni storiche o contingenti (per esempio aree su cui con certezza si è proceduto nel passato a sversamenti o aree con presenza di discariche o su cui si sono interrati rifiuti tossici o anche solo territori comunali nei quali i Sindaci volessero verificare lo stato di salute del proprio territorio, ecc.).
In tal senso, il tavolo tecnico ha anche ribadito che i risultati che proverranno da queste ultime aree saranno consegnati tout court ai comuni di riferimento e non faranno parte della valutazione complessiva dello studio, nel quale convoglieranno solo i risultati delle aree “epidemiologicamente” rilevanti.
È obbligatorio, da parte nostra, riferire che i dati epidemiologici, che consentiranno l’individuazione delle aree da sottoporre ad analisi, sono aggiornati e derivano dal Registro Tumori e dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale.
Il Progetto GENEO, dunque, dopo l’ultimazione della fase preliminare, si troverà a settembre ai blocchi di partenza, inaugurando la fase operativa con i prelievi dei terreni individuati. Successivamente si procederà all’effettuazione delle analisi chimiche e biologiche dei campioni. Ultima fase, prevista fra circa un anno, sarà quella dei risultati e delle valutazioni che scaturiranno da questi.
Ovviamente, sarà nostra premura fornire tutte le notizie sul sito in fase di costruzione www.geneosalento.it , strada facendo, sulle diverse fasi del Progetto GENEO, fermo restando che detto aggiornamento è già disponibile sul sito della LILT di Lecce.
Dr. Carmine Cerullo
Referente LILT Lecce per Progetto GENEO